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L’impegno del centro di competenza regionale BENECON per il contrasto al fenomeno degli incendi boschivi

Il fenomeno degli incendi boschivi è una delle minacce ambientali più gravi nel Mediterraneo. Il BENECON è in grado di supportare le attività di prevenzione e di intervento delle Regioni producendo e aggiornando la cartografia della pericolosità d’incendio mediante l’elaborazione dei dati dei satelliti di osservazione della terra. Il servizio, già operativo nel corso dell’estate 2016, è stato riattivato dallo scorso maggio.

Il centro è impegnato dal 7 luglio scorso a seguire gli incendi nel Parco Nazionale del Vesuvio; come già con l’evento del 20, 21 e 22 luglio 2016, i ricercatori sono impegnati nella produzione di cartografia delle aree percorse dalle fiamme e dei focolai attivi. I dati satellitari acquisiti, elaborati e archiviati localmente, sono messi a disposizione delle autorità competenti.

BENECON sostiene queste attività mentre è impegnato in Albania con proprio personale e propri sensori di telerilevamento aereo nelle attività congiunte con la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato Albanese per l’individuazione di piantagioni illegali di Cannabis. Il centro di competenza opera, tra gli altri, nel campo del telerilevamento aereo e satellitare per la protezione dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini. Attività recenti in Campania, Calabria, Puglia, Lazio, Molise, Marche e Toscana sono state svolte per il monitoraggio delle aree alluvionate, il controllo dell’inquinamento e la protezione dei beni culturali in occasione di calamità naturali e antropiche.

Il Centro di Competenza possiede diverse tecnologie di telerilevamento aereo, terrestre e marino (scarica la tabella). L’integrazione verticale di sensori satellitari e aerei è fondamentale. Le coperture satellitari avvengono in giorni e a orari prestabiliti. Le tecnologie di telerilevamento aereo permettono invece di acquisire i dati secondo convenienza, e ben si prestano alla gestione delle emergenze. Tra le strumentazioni di proprietà di BENECON, il sensore termografico ITRES TABI-1800 di ultima generazione rileva la temperatura superficiale con una risoluzione inferiore ai 50 cm, e può operare anche con la presenza di incendi, grazie al fatto che il fumo è trasparente nell’infrarosso termico.
Con sorvoli nel corso di un incendio, e grazie alla mappatura in tempo reale consentita dal sensore, è possibile identificare con precisione fronti di fiamma anche molto piccoli. La comunicazione dati radio dal velivolo, dove un operatore BENECON controlla il sensore, alla centrale operativa antincendio boschivo della Regione permette di indirizzare le operazioni di spegnimento sia terrestre che aereo. Particolarmente rilevante è la possibilità di effettuare lanci d’acqua da elicottero o da canadair basandosi sulle coordinate effettive delle fiamme e della vegetazione da bagnare, con la certezza di raggiungere il bersaglio, rispetto all’attuale operatività a vista, necessariamente offuscata dalla coltre di fumo.

 

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Esempio delle mappe prodotte: carta della pericolosità d’incendio in Campania al 3/7/2017 a confronto con una carta dello stesso giorno dell’anno 2016 (2/7, poiché è stato un anno bisestile). A colori tendenti verso il giallo e rosso corrisponde un minor contenuto d’acqua della vegetazione, e quindi una maggior propensione alle fiamme. Si apprezzano visivamente le condizioni più critiche registrate quest’anno.

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Esempio delle mappe prodotte: focolai individuati la notte tra l’8 e il 9 luglio.

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Esempio delle mappe prodotte: perimetro del grande incendio nel comune di Ercolano aggiornato al 10 luglio.